A partire dal 1° gennaio 2025, tutte le operazioni di distacco e prestito di personale saranno soggette a IVA, indipendentemente dalla presenza di un ricarico sui costi rimborsati. Questa importante modifica deriva dall'articolo 16-ter del D.L. 131/2024, che ha eliminato la precedente esenzione prevista dalla Legge 67/1988.
La svolta normativa è stata influenzata dalla sentenza della Corte di Giustizia UE (C-94/19), che ha chiarito come la rilevanza fiscale di un distacco non dipenda dal valore del corrispettivo, ma dall’esistenza di un nesso diretto tra la prestazione e il pagamento ricevuto.
Le aziende che attualmente utilizzano il distacco di personale senza applicare IVA dovranno rivedere le proprie pratiche amministrative e fiscali. L'Agenzia delle Entrate ha confermato che, dal 1° gennaio 2025, ogni accordo di distacco, anche a costo puro (senza ricarico), sarà considerato rilevante ai fini IVA.
Un’azienda sanitaria (Beta) necessita temporaneamente di personale tecnico-amministrativo e chiede a un’altra società (Alfa) il distacco di alcune risorse. Anche se Beta rimborsa solo il costo del personale, senza un compenso aggiuntivo, la prestazione sarà comunque soggetta a IVA.
Settori con diritto alla detrazione IVA (es. industria): l’impatto sarà puramente finanziario, dato che l’IVA pagata sarà recuperabile.
Settori esenti IVA (banche, assicurazioni, sanità, servizi postali): l’IVA rappresenterà un costo aggiuntivo, aumentando il peso fiscale.
Per queste realtà, sarebbe auspicabile una revisione delle regole sui gruppi IVA per compensare questo impatto negativo.
Verifica dei contratti in essere: rivedere gli accordi di distacco per includere l’IVA nelle operazioni dal 2025.
Pianificazione finanziaria: per le aziende esenti IVA, valutare l’impatto economico e possibili strategie di mitigazione.
Monitoraggio delle interpretazioni dell’Agenzia delle Entrate: potrebbero emergere chiarimenti o eccezioni applicative.
La nuova disciplina sui distacchi di personale segna un cambiamento significativo, destinato a impattare la gestione fiscale di molte aziende. Con la fine dell'esclusione IVA, è fondamentale adottare una strategia di compliance fiscale per evitare rischi e ottimizzare i costi. Le imprese dovrebbero prepararsi per tempo per evitare impatti negativi sulla propria operatività.