La Legge di Bilancio 2025 introduce un rafforzamento dell’indennità economica per il congedo parentale: per tre mesi, i lavoratori dipendenti potranno contare su una retribuzione fino all’80%. Una misura che mira a valorizzare il ruolo genitoriale e a promuovere un equilibrio più sostenibile tra lavoro e famiglia.
Il congedo parentale è un diritto riconosciuto a entrambi i genitori lavoratori dipendenti, sia naturali che adottivi, e può essere richiesto entro i primi 12 anni di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia, in caso di adozione o affido).
• Può essere richiesto per un massimo di 10 mesi complessivi tra entrambi i genitori.
• Il limite si eleva a 11 mesi se il padre si astiene dal lavoro per almeno 3 mesi (continuativi o frazionati).
• Ciascun genitore ha diritto fino a 6 mesi di congedo.
• Il padre può arrivare a 7 mesi, se si astiene per almeno 3 mesi.
• I periodi di congedo possono essere fruiti:
◦ In modalità continuativa o frazionata
◦ In giorni oppure in ore
◦ Anche contemporaneamente da entrambi i genitori
• Il congedo vale per ciascun figlio, quindi può essere richiesto più volte (uno per ogni bambino o bambina).
Il padre ha diritto autonomo al congedo parentale anche se la madre è casalinga, colf, badante o lavoratrice a domicilio, e quindi non ha diritto al congedo. Una tutela che garantisce equità anche nelle situazioni meno tradizionali.
A seguito degli interventi delle ultime tre Leggi di Bilancio, i genitori lavoratori dipendenti possono godere, in alternativa tra loro, di un innalzamento dell’indennità economica per il congedo parentale, se fruito entro il sesto anno di vita (o di ingresso in famiglia) del minore.
• 1 mese retribuito all’80% della retribuzione (introdotto con la Legge di Bilancio 2023)
👉 Spettante a chi ha fruito del congedo obbligatorio tra 1° gennaio e 31 dicembre 2023
• 1 mese all’80% (inizialmente al 60% con la Legge di Bilancio 2024, poi elevato all’80% con quella del 2025)
👉 Per chi ha fruito del congedo obbligatorio tra 1° gennaio e 31 dicembre 2024
• 1 mese all’80% introdotto con la Legge di Bilancio 2025
👉 Per chi fruisce del congedo a partire dal 1° gennaio 2025
In totale, quindi, si arriva a tre mesi con indennità all’80% della retribuzione, da usare entro i primi sei anni del bambino.
• 6 dei restanti 9 mesi sono indennizzati al 30% della retribuzione.
• Gli eventuali ulteriori mesi sono indennizzati solo se il richiedente ha un reddito individuale inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione Inps.
Per i lavoratori del settore pubblico, i contratti collettivi nazionali possono prevedere condizioni economiche più favorevoli. In particolare, il primo mese di congedo parentale può essere retribuito al 100%, a seconda del contratto di riferimento.
La domanda di congedo parentale deve essere presentata online all’INPS attraverso il portale ufficiale, utilizzando:
• SPID
• CIE (Carta d’Identità Elettronica)
• CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
In alternativa, è possibile rivolgersi a un patronato.
L’introduzione di un’indennità più elevata per tre mesi rappresenta un segnale concreto di attenzione alla famiglia, con l’obiettivo di rendere il congedo parentale più accessibile, più equo e meno penalizzante dal punto di vista economico.
👉 Se stai per diventare genitore o hai già un figlio piccolo, pianifica il tuo congedo tenendo conto di queste novità.
👉 Ogni figlio dà diritto a un nuovo periodo di congedo: più figli, più congedi.