L'elemento perequativo rappresenta un'importante voce retributiva all'interno del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i metalmeccanici. Introdotto nel 2008, tale istituto è regolamentato dall'art. 13 del CCNL Metalmeccanici Federmeccanica del 5 febbraio 2021 e prevede un importo destinato ai lavoratori impiegati in aziende prive di contrattazione di secondo livello riguardante il premio di risultato o altri istituti retributivi.
L'elemento perequativo spetta ai lavoratori in forza al 1° gennaio di ogni anno, a condizione che abbiano percepito un trattamento retributivo composto esclusivamente dagli importi fissati dal CCNL. Di conseguenza, ne beneficiano solo coloro che non ricevono:
Superminimi collettivi o individuali;
Premi annui;
Altri importi retributivi aggiuntivi.
L'importo stabilito è pari a 485,00 euro. L'erogazione avviene con la retribuzione del mese di giugno di ogni anno e la somma può essere ridotta nel caso in cui il lavoratore abbia percepito altre voci retributive aggiuntive rispetto ai minimi contrattuali.
L'importo viene calcolato in funzione della durata del rapporto di lavoro nell'anno precedente, considerando come mese intero anche le frazioni superiori a 15 giorni di lavoro.
Il CCNL Metalmeccanici Federmeccanica non prevede specifiche disposizioni riguardo al riproporzionamento dell'elemento perequativo per i contratti part-time. Tuttavia, in altri CCNL del settore, come quello dei Metalmeccanici PMI Conflavoro (art. 53.2), è esplicitamente indicato l'obbligo di riproporzionamento in base all'orario di lavoro.
In assenza di una previsione chiara nel testo contrattuale di riferimento, l'approccio prudenziale suggerisce di erogare l'intero importo anche ai lavoratori con orario ridotto.
L'elemento perequativo rappresenta una tutela economica per quei lavoratori che non beneficiano di contrattazione di secondo livello. La sua applicazione richiede attenzione nella verifica dei requisiti e delle condizioni di spettanza, con particolare riguardo ai contratti part-time, per i quali si consiglia un'applicazione prudenziale nel rispetto dei principi di equità retributiva previsti dal CCNL.