+ 31% l’aumento delle dimissioni dei lavoratori del primo semestre 2022 rispetto al I semestre 2021! Infatti sono stati 1,1 milioni i lavoratori che si sono dimessi nel periodo gennaio-giugno 2022 contro gli 840 mila lavoratori che sono dimessi nello stesso periodo del 2021,
Fenomeno maggiormente diffuso nelle regioni del Nord e del Centro Italia; l’incremento delle dimissioni é piu’ forte per le donne (36,5% su base annua, contro il 27,8% degli uomini).
Il fenomeno della “great resignation” cioé delle dimissioni di massa é iniziato negli Stati Uniti ed é arrivato in Italia nella II metà del 2021,
E’ lecito chiedersi che cosa abbia causato un’ondata così significativa di dimissioni dal posto di lavoro?
La questione é sicuramente legata all’impatto della pandemia e della diffusione del lavoro in modalità smart.
Molti lavoratori hanno evidentemente ripensato la scala dei propri valori e rivalutato la posizione ricoperta dalla qualità della propria vita, fino ad abbandonare l’idea che sia necessario dedicare l’intera vita al lavoro.
- impiego flessibile
- miglioramenti retributivi
- miglioramento delle relazioni nell’ambiente di da lavoro
sono le motivazioni piu’ rilevanti alla base della scelta dei lavoratori di ricercare un impiego piu’ appagante.
Un’altra chiave di interpretazione é quella degli economisti che leggono le dimissioni come un indice di vivacità del mercato del lavoro, tipico di fasi di espansione (il tasso di disoccupazione é diminui al 8,1% (giugno 2022) e la domanda di lavoro, soprattuto per alcuni profili é elevata.
Il settore con il maggiore aumento di dimissioni é quello dei servizi.