La legge di Bilancio conferma i fringe benefit esentasse. Limitatamente al periodo d’imposta 2024 si prevede infatti che «non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 1.000 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa». Oggi, e fino a dicembre, i fringe benefit esentasse sono fino a 3mila euro, ma solo per i lavoratori con figli, mentre per tutti gli altri lavoratori l’attuale soglia è di poco superiore a 258 euro. Da gennaio, quindi, quando la disposizione entrerà in vigore, si rivedono questi importi.
Il limite di mille euro è elevato a 2mila euro, prosegue la bozza di norma, «per i lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, che si trovano nelle condizioni previste dall’articolo 12, comma 2, del Testo unico delle imposte sui redditi».