Il nuovo regime degli impatriati si applica ai contribuenti che, a decorrere dal periodo di imposta 2024, trasferiscono la residenza in Italia e che producono redditi di lavoro dipendente, redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e redditi di lavoro autonomo derivanti dall'esercizio di arti e professioni.
Per detti contribuenti il reddito di lavoro concorre alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 50% entro il limite annuo di 600.000 euro al ricorrere delle seguenti condizioni:
Si prevede, inoltre, una maggiore agevolazione con detassazione al 60% nel caso in cui il lavoratore trasferito in Italia abbia figli minori.
In particolare, la percentuale di reddito che concorre alla formazione del reddito complessivo è del 40% nei seguenti casi:
Le regole sul regime degli impatriati del 2023 continuano a trovare applicazione per i lavoratori che hanno trasferito la loro residenza anagrafica in Italia entro il 31 dicembre 2023 ovvero, per i rapporti di lavoro sportivo, che hanno stipulato il relativo contratto entro la stessa data.